LA SIRENETTA| il mondo di sopra

LA SIRENETTA| il mondo di sopra

Liberamente ispirato all’omonima fiaba di H.C. Andersen
Ideazione e Regia Michele Pagano
Assistenti alla regia Sara Brancato | Maria Chiara Picciola
Elaborazioni musicali Marco Moretti
Realizzazione scene Franco Barbato
Elementi scenografici Francesco Albero
Costumi Pina Raucci

Riscoprire la fiaba di Andersen  ci porta a soffermarci con interesse sul tema della diversità. La diversità che intriga e che genera amore, ma anche la diversità che separa e divide. Il concetto del “destino” che fa incontrare due anime gemelle ma che le rende, contemporaneamente, consapevoli dell’impossibilità di finire il resto dei giorni tenendosi per mano. E allora nasce il nostro interrogativo e il nostro motivo di indagine. Cosa succederebbe se due anime che vivono agli antipodi si incontrassero ed innamorassero l’una dell’altra? Cosa succederebbe se l’una vivesse nel più profondo degli abissi e l’altra nella più canonica parte della terra? Indubbiamente tanti sono stati, negli anni, gli autori che hanno provato a scriverne un lieto fine. Tanti sono stati, invece, quelli che restano fedeli al concetto della diversità che divide. Shakesperare risponderebbe, col suo “Romeo e Giulietta”, che gli amori impossibili sono destinati a vivere in un altro momento e in un altro mondo. Abbiamo voluto provare ad immaginare anche noi che possa esserci un altro mondo, quello raggiunto dalla nostra protagonista fatta di schiuma del mare e dal nostro Principe, che il mare lo poteva ammirare solo dal bagnasciuga. Perché il viaggio di Sirena, fatto tra i fondali e incontrando mostri e streghe, si mostra da subito ancor più impervio per via di leggi e etica morale che le vengono imposte dal suo mondo; perché Sirena disobbedisce alle volontà stabile per lei con le conseguenze di un esilio forzato; e, dunque, il finale raggiungimento della terra ferma per guardare il suo amato negli occhi, non può che suggellare una promessa di amore eterno.

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