HELLO! I’M JACKET

3 | 4 FEBBRAIO 2018

HALLO! I’M JACKET! | Il gioco del nulla 

Con Federico Dimitri | Francesco Manenti
Ass. artistica Stefano Cenci | Giorgio Rossi
Regia Elisa Canessa
Disegno luci Marco Oliani
Selezione Visionari Kilowatt Festival 2017

produzione Compagnia Dimitri/Canessa | Associazione Sosta Palmizi
con il sostegno di Armunia

Gli spettacoli si terranno il sabato alle ore 21:00 e la domenica alle ore 19:00. Prenota inviando una mail ad info@officinateatro.com o tramite telefonata/messaggio/whatsapp al 3491014251

Hallo! I’m Jacket! è uno spettacolo fortemente ironico. È il riflesso ridicolo e dissacrante di un sentire che trae invece origine da riflessioni ben più amare, che riguardano in generale il cosiddetto “mondo contemporaneo”, con la sua rapidità da fast food mediatico, cultura usa e getta e ansia performativa.
Immersi fino al collo in una realtà che sembra dare sempre più credito a ciò che semplicemente è di tendenza, ci “facciamo beffa” di questo nostro mondo contemporaneo, costantemente assillato dall’idea di essere: produttivo! seduttivo! interessante! alternativo! figo! indipendentemente da quali siano i contenuti e i saperi. L’amarezza lascia però spazio totale alla buffoneria, alla presa in giro, all’ironia surreale. In questo mondo così caricaturizzato, qual è il rapporto dell’artista con la creazione? Con lo stare in scena? Con l’esibire se stesso su un palco vuoto? Cos’ha da dire questo teatro contemporaneo? In Hallo! I’m jacket! tutto viene estremizzato: la performance artistica è metaforicamente tradotta con la prestazione sportiva. Il performer, un atleta che, sul palco, sventola con convinzione la bandiera bianca della mancanza totale di contenuti. Sul volto, lo smagliante sorriso dell’idiozia. Il teatro, è paradossalmente trasformato nello stadio che accoglie all’attesissimo “campionato mondiale della performance”. I due performer, i due buffoni, i due clown di questo spettacolo lottano, gareggiano, danzano, sudano… per nulla! Solo per piacervi, per farvi divertire. La ridicola caricatura di un mondo zoppo, ma che corre trafelato verso il successo. Un successo qualsiasi. Un mondo paradossalmente svuotato di senso e di contenuto. Di amore e di poesia.