10|11 NOVEMBRE
Orari: Sabato ore 21:00 | Domenica ore 19:00
Con Francesco Ruggiero | Davide Guerriero
Costumi Pina Raucci
Elaborazioni Musicali Marco Moretti | Michele Pagano
Ideazione e Regia Michele Pagano
Canto la tua paura dei sentimenti che ti aspettano in strada. Ma soprattutto canto il pensiero comune che ci unisce nelle ore dorate e oscure. La luce che ci acceca non è l’arte. Quanto amore, amicizia, spade incrociate”.
Ode a Dalì. F.G. Lorca
Di cosa parla?
Siamo nel vecchio secolo. Nel 1920 circa, quando alla Residecia de Estudiantes a Madrid, fa capolino un ragazzino di diciotto anni: impacciato, trasognante e pieno di aspettative. Il suo nome è Salvador Dalì. Basta poco per far sì che le sue particolarità e stranezze vengano notate da un uomo più grande di lui di sei anni. Un lampo e quell’uomo divenne quasi immediatamente il “suo amico meraviglioso”. Guardavano il mondo nello stesso modo e cercavano di descriverlo chi a penna, chi con una tavolozza di colori. Il suo nome è Federico Garcia Lorca. Anni trascorsi spalla a spalla, condividendo pensieri e lotte. Amici, fratelli, amanti? Giochi di seduzione, poesie e dipinti dedicati. Una intensa corrispondenza letteraria e poi, la gelosia della moglie di Dalì, e poi ancora la dittatura di Francisco Franco. La morte del poeta. La paura di Dalì. Non sapremo mai, probabilmente, quale fosse la natura della relazione tra i due, nessuno la confessò mai; nemmeno Dalì dopo la morte del poeta. Le uniche parole che uscirono sempre dalla bocca “Mi amigo Lorca”.
Come prenotare?
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